La biofiltrazione (o depurazione biologica) dell’aria è un processo di degradazione aerobico esotermico. Questa tecnologia naturale, ecologica ed economica si basa sulla scomposizione e metabolizzazione delle sostanze organiche volatili (VOC) odorigene e/o nocive presenti nell’aria da trattare.
Il processo di degradazione avviene mediante microrganismi (batteri, funghi, muffe, lieviti..) che decompongono i composti organici e inorganici presenti nell’effluente, traendo nutrimento insieme ad una parte del materiale filtrante medesimo.
La biomassa che si crea sul substrato del materiale filtrante (supporto naturale su cui i batteri si accrescono, tra cui torba ed erica, cippato di castagno ecc..) si forma:
- in modo naturale (periodo di acclimatazione), dosando nutrienti (se necessario).
- inoculando i microrganismi adeguati alla degradazione dei composti presenti nell’aria odorigena in questione.
Un impianto di biofiltrazione (o biofiltro) è in grado di captare le molecole odorigene presenti nell’aria dell’effluente e di sottoporle alla decomposizione biologica mediante una popolazione microbica eterogenea (batteri, funghi, muffe, lieviti).
Fondamentale per le colonie batteriche risulta essere anche il materiale filtrante su cui i microrganismi si insediano.
I processi di depurazione biologica richiedono un minuzioso controllo dei parametri di processo, quali:
- umidità
- temperatura
- PH
- nutrimento